Traffic + Kink
Pattern moquette collections for Radici
— 2023
DWA Design Studio was invited by Radici’s Art Director, Chiara Andreatti, to create two patterns for the printed carpet Bloom, presented during the latest Salone del Mobile 2023.
From the exercise of overlaying and subtracting a quadrangular geometric element, Traffic is born, a pattern that only appears chaotic, where the rules underlying its composition are not immediately discernible. The design generates a continuous, endless visual effect on the surface, its rhythm marked by shapes and transparencies. The alternating contrasting colors give the carpet an almost tactile quality, as if it acquires dimensionality.
Kink [kɪŋk], translated from English, denotes a sharp twist or bend in a linear element like a wire or a rope. In a figurative sense, it can be synonymous with eccentricity and peculiarity. A single line formed by arches of different sizes entwines to create a labyrinthine tangle where the eye loses itself in search of its origin. The solid colors provide a graphic appearance to the arabesques, which, multiplying and overlapping, create an endless mesh.
DWA Design Studio è stato invitato dal Art Director di Radici, Chiara Andreatti a disegnare due pattern per la moquette stampata Bloom, presentata durante l’ultimo Salone del Mobile 2023.
Dall’esercizio di sovrapposizione e sottrazione di un elemento geometrico quadrangolare nasce Traffic, un pattern solo apparentemente caotico, in cui le regole alla base della sua composizione non sono immediatamente percepibili.
Il disegno genera sulla superficie un effetto visivo continuo, senza fine, il cui ritmo è scandito da forme e trasparenze. L’alternanza di colori a contrasto conferisce una caratteristica quasi tattile alla moquette che sembra acquistare tridimensionalità.
Kink [kɪŋk] tradotto dall’inglese indica una torsione o una piegatura netta di un elemento lineare come un filo o una corda. In senso figurativo può essere sinonimo di eccentricità e bizzarria.
Un’unica linea formata da archi di dimensioni diverse si aggroviglia generando un intreccio labirintico in cui l’occhio si perde cercandone l’origine.
I colori pieni conferiscono un aspetto grafico agli arabeschi che, moltiplicandosi e sovrapponendosi, creano una maglia infinita.
Photo stand: Francesco Torricella
Photo catalogue: Francesca Ferrari